Le regole della Fiaba

Che ci piaccia o no (e spesso non ci piace, perché ci sentiamo legati e privati di una sorta di libertà che crediamo di esserci guadagnati col sudore della fronte e le dita sporche di inchiostro), ogni genere narrativo ha delle regole, che poi vere e proprie regole ferree non sono. Diciamo che si tratta di norme... O forse, così ci raccontiamo, per illuderci di poterci muovere agevolmente sul selciato narrativo.
Ecco quelle della Fiaba.
Ho tentato di tenerle presenti, mentre scrivevo Rya. A volte, me ne rendo conto, ho deviato dal solco tracciato da chi ne sa trecentomila volte più di me, ma comunque ci ho provato:

1) ALLONTANAMENTO
Uno dei membri della famiglia si allontana da casa.
Di storia in storia, naturalmente varia il personaggio che compie questa azione, varia la destinazione (XY parte per andare al lavoro, per combattere una battaglia, per comprare le sigarette), ma quello che rimane invariata è la funzione: l'azione, cioè, di abbandonare il Luogo Sicuro.
Se uno scrittore è bravo, ma bravo davvero, e se ha intenzione di impostare lo scritto sul genere paranormale, è possibile far rientrare nell'Allontanamento anche la morte (poi saranno cavoli suoi il gestire il trapasso!)

2) Al Protagonista viene imposto un DIVIETO:
non uscire, non raccogliere un frutto, non aprire una porta.
(corollario: il divieto può essere sostituito da un ORDINE: fare una determinata cosa, compiere una certa impresa)


3) Il Protagonista viene meno all'ordine imposto o infrange il divieto.
Giusto, no? Ti dicono di fare una determinata cosa, e tu fai esattamente l'opposto. Come se non avessi mai sentito storie in vita tua e non immaginassi come potrebbe andare a finire.
Ecco allora che entra in scena l'ANTAGONISTA, colui che ha come unico scopo nella vita quello di turbare la quiete iniziale o pre-iniziale.

4) INVESTIGAZIONE
L'Antagonista tenta una ricognizione, mirata a raggiungere qualcosa o qualcuno (un bambino da rapire, un oggetto da rubare). Comincia quindi a progettare il suo Bieco Scopo.

5) DELAZIONE
L'Antagonista riceve informazioni sulla vittima.
Perché l'Antagonista è pieno di amici o comunque gente disposta ad aiutarlo, per paura o per amore.

6) TRANELLO
Il nostro Antagonista inganna o cerca di ingannare la vittima, al fine di impadronirsi della sua persona o dei suoi averi.
Il tranello viene solitamente messo in atto tramite una trasformazione (dell'aspetto, della voce), una sottile persuasione o ricorrendo alla violenza.

7) CONNIVENZA
La Vittima cade nell'inganno come un pesciotto felice e questo favorisce ovviamente l'Antagonista, che non aspettava altro: il Protagonista, quindi, si lascia convincere dal cattivo della situazione o comunque agisce in modo da facilitare il suo bieco operato.

8) DANNEGGIAMENTO
L'Antagonista può finalmente passare alle vie di fatto e arrecare un danno a uno dei membri dell'ex famiglia felice iniziale.
Questa è la parte dell'azione vera e propria.
Tutto quanto scritto (pardon: accaduto) in precedenza è stato in funzione di questo nodo cruciale: il rapimento, il furto dell'oggetto vitale, una devastazione, un omicidio programmato, delle nozze forzate, una dichiarazione di guerra...

9) MEDIAZIONE
Viene resa nota la sciagura che si è abbattuta.
A questo punto, ci si rivolge all'Eroe (c'è sempre un eroe, nascosto da qualche parte, che non aspetta altro: essere tolto dalla naftalina e passare all'azione) con un'ingiunzione, una supplica o una semplice preghiera, così che lui possa partire per risolvere la situazione.

10) CONSENSO DELL'EROE
Altrimenti, che ci sta a fare? Accetta il compito, ovviamente.

11) PARTENZA
Il nostro Eroe abbandona la casa, assumendo il compito richiesto.
Gratis? Ma dove? Ma quando? Si è mai visto un deus ex machina che faccia qualcosa per il semplice piacere di farlo?
Lancillotto del Lago
L'Eroe è un eroe, senza alcun dubbio, ma richiede (più o meno direttamente) una ricompensa per la propria impresa.
Ecco che possiamo allora introdurre un nuovo personaggio: il donatore. Colui, cioè, che aiuta l'eroe offrendogli qualcosa (una ricompensa, un monile magico), a patto che si sottoponga però a un'aggiuntiva prova di varia natura.
L'Eroe deve meritarsi il suo aiuto. Come se non avesse una vita già sufficientemente complicata...

12) PROVA
Quella che il Nostro deve superare per aggiudicarsi l'aiuto tanto atteso (un aiuto che aiuti lui ad aiutare coloro che gli avevano chiesto aiuto... Avete mal di testa anche voi?)

13) SUPERAMENTO DELLA PROVA
Per forza! Che ve lo dico a fare? Lui è l'Eroe, mica un Cippalippa Bau Bau qualsiasi!

14) CONSEGUIMENTO
Il mezzo magico/l'aiuto è ora in suo possesso.

15) TRASFERIMENTO NELLO SPAZIO TRA DUE REAMI O MONDI
Atreiu e Artax ne La Storia Infinita
L'Eroe va o viene portato sul luogo in cui si trova l'oggetto delle sue ricerche (quello cioè per il quale era stato chiamato a entrare in gioco).
L'Eroe intraprende il suo cammino, seguendo le indicazioni che cadono dall'alto o gli vengono fornite (avete presente Atreiu, nella Storia Infinita? Ecco).

16) LOTTA
Ogni Eroe che si rispetti deve affrontare una battaglia, per vincere.
In questa battaglia, fronteggia direttamente l'Antagonista.
Il classico scontro (con varianti) tra Bene e Male.

17) MARCHIATURA
Ma mica è tanto facile uscire vittoriosi. Al nostro Eroe viene impresso un marchio (un segno, una cicatrice, un ricordo indelebile) che permetterà, in seguito, il suo riconoscimento e il riconoscimento del superamento della battaglia... o comunque, la sua partecipazione ad essa.

18) VITTORIA
Be'... vince. Mi pare ovvio.
L'Antagonista risulta sconfitto.

19) RIMOZIONE
Rimozione della sciagura o della mancanza (furto, rapimento) iniziale.
Lo scopo per il quale era stato "assunto".

20) RITORNO
L'Eroe può quindi fare ritorno.

21) PERSECUZIONE O INSEGUIMENTO
La Storia, la nostra Fiaba, potrebbe benissimo finire col punto 20, ma sarebbe un vero peccato: l'Eroe ha vinto, tutto è bene quel che finisce bene...
Solo che il Genere prevede che la cosa non si chiuda qui.
Siccome niente di buono può mai uscire da Gerusalemme, ecco che il Nostro è soggetto ora a persecuzione o inseguimento, tanto per aggiungere ancora un pochino di pepe alla vicenda. Il persecutore dà la caccia all'Eroe, e questo avviene in vari modi: rincorrendolo, ponendo oggetti e pericoli sul suo cammino al fine di intralciarlo, tentando di ucciderlo.

22) SALVATAGGIO
Il Nostro, però, sempre per il fatto che è un Eroe e non il Cippalippa Bau Bau di cui sopra, si salva dalla persecuzione.

23) ARRIVO IN INCOGNITO
Un tema già caro agli antichi: Ulisse che torna a casa e, a riconoscerlo, trova solo il cane Argo che gli annusa i piedi...
Faccia laterale di sarcofago, Ulisse e Argo, 180 d.C. ca
Napoli, Museo Nazionale si San Martino
Comunque, arriva. Torna. Questo è l'importante. Torna, travestito, irriconoscibile.

24) PRETESE INFONDATE
Già che è in incognito, molti ne approfittano: cianciano della sua morte, si spacciano per lui.

25) COMPITO DIFFICILE
All'Eroe tocca adesso rivelarsi, far sì che tutti credano alla sua identità. Deve palesare se stesso, e deve farlo attraverso l'assoluzione di un compito difficile.

26) ADEMPIMENTO
Per uno come lui, abituato ad affrontare prove di varia e terribile natura, questo è un qualcosa da ridere, un gioco da ragazzi.

27) IDENTIFICAZIONE
L'Eroe viene finalmente riconosciuto. Viene riconosciuto lui come persona e, naturalmente, il suo valore.
Il riconoscimento e quindi l'identificazione ci porta a fare un balzo indietro, al punto 17: vi ricordate il marchio? Quello che il Nostro si era procurato in battaglia? Eccolo tornare utile: sarà questo a far brillare l'identità del salvatore della storia!

28) SMASCHERAMENTO
Ne consegue che il millantatore o i millantatori (punto 24) sono smascherati, i loro castelli di sabbia crollano. E tanti saluti.

29) TRASFIGURAZIONE
L'Eroe assume un nuovo sembiante (viene elevato di grado, viene ulteriormente premiato, accresce il proprio potere).

30) PUNIZIONE
Tutti coloro che gli avevano precedentemente messo i bastoni tra le ruote vengono puniti

31) NOZZE
Che possono esserci oppure no. Il punto 31 è comunque il pretenzioso Lieto Fine. Altrimenti, che Fiaba sarebbe?



2 commenti

  1. Descrizione molto accurata, non avevo mai analizzato una fiaba così dettagliatamente. mi piace!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Alessia! Ho provato a farlo... a modo mio, sdrammatizzando un pochino. Il succo non cambia, ed è questa la cosa importante. Se poi ti è piaciuto e ti ha divertito, allora sono proprio contenta.
      Grazie per essere passata!

      Elimina