Cover Reveal di AWAKEN, Rya#4, e uscita su Storytel dell'audiolibro

"La famiglia è la famiglia. Nient'altro conta, al mondo. Noi tre, i Niva: non sempre siamo andati d'accordo, abbiamo avuto i nostri scontri. Ma ci siamo amati. Così tanto! Cosa rimane però dell'amore, quando fiducia è solo una parola che qualcuno ha pronunciato per riempire un silenzio? (...) Forse, diventare adulti significa perdere ogni illusione. Se è così, avrei preferito rimanere la bambina che ero a Temarin, quella che viveva nel riflesso della primavera di Alsisia, serena e al sicuro. Poi, però, alzo lo sguardo. Vedo chi ho davanti. E allora tutto cambia. Penso: se fossi rimasta quella che ero, forse avrei sorriso di più.. Penso: no. Se fossi rimasta quella che ero, mi avrebbero distrutta. Quindi, quali motivi avrei avuto per sorridere?"
... è così che inizia Awaken, quarto e ultimo capitolo della serie di Rya targata Delrai Edizioni. Oggi, annunciamo l'uscita su Storytel dell'audiolibro, che potete ascoltare al link della saga, e annunciamo anche l'ultima copertina, creata da Circe Corp Design. Sarò sempre grata a Catnip Design, che aveva dato un volto alla prima edizione della serie e che aveva fatto innamorare così tante lettrici già a prima vista; così come sono grata oggi a Circe per il lavoro che ha fatto, per essere riuscita a creare qualcosa di nuovo, di adulto, e che mi ha assecondato nella mia ricerca e volontà di dare un'impostazione più "dura già al primo impatto" ai romanzi. Ecco il perchè di tanta pietra nelle cover. Perché il mondo che racconto non è quello delle fiabe. Perché la vita non è tutta rose e fiori, neppure quella di una principessa. Perché è la realtà a farla da padrone, sempre e comunque. Anche quando è spiacevole. Soprattutto quando è spiacevole. Ma ci si rialza, no? Ci si rialza sempre. Per forza, perché l'alternativa è solo quella di affogare. Ecco perchè. Insomma. Per l'ultima volta, benvenuti nel mondo di Rya, dove ciò che ti appartiene e ti è stato tolto va ripreso con la forza, con il coraggio degli ultimi, con la disperazione di coloro che ormai non hanno più niente da perdere. Se non tutto ciò che loro rimane.

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