Il momento che stiamo vivendo ha
scosso le nostre certezze. E l'incertezza (lo avevo già scritto nel romanzo L'età più bella, sebbene in un contesto
differente) è la cosa peggiore.
DiesIrae marino A3, 33x48 china su cartone Cras ingens iterabimus aequor Orazio, Odi I, 7, 32 |
Ascoltiamo, dalla bocca degli
Esperti, pareri troppo contrapposti per poterci fare noi un'idea riguardo a ciò che ci ha investiti da fine febbraio a
questa parte.
Sappiamo solo che ci troviamo
nell'occhio del ciclone. Siamo sull'orlo di un cambiamento improvviso, come
improvvisi sono tutti i cambiamenti - altrimenti, che senso avrebbe definirli
tali? -.Non cerchiamo di indagare il perché, non puntiamo il dito contro qualcuno, sforzandoci di trovare per forza un capro espiatorio: non spetta noi farlo.
Cerchiamo piuttosto di adattarci e di sopravvivere. Non possiamo cambiare quello che è stato. Lamentarsi non serve.
Ripeto: prendiamo misure di sicurezza (restiamo a casa. Per carità: manteniamo l'isolamento sociale!), usciamo solo se necessario, indossiamo guanti e mascherine.
E adattiamoci a questo nuovo modo di condurre la nostra esistenza.
Se tutti lo faremo, non sarà per sempre.
Ne usciremo. Noi usciremo.
Semplicemente, non adesso.
Io - che se sto ferma vado a fondo come gli squali - ho trovato una nuova valvola
di sfogo.
Mi sono appassionata a creare
mandala; una cosa talmente distante dal mio modo di pensare che mai avrei scommesso
sul fatto che un giorno avrei passato ore attratta da questa forma d'arte.Eppure, in quei cerchi concentrici, in quelle linee perfette e nella loro rigida geometria, ho scoperto una nuova dimensione. Mi dà ordine.
Fiore di Loto A5 China su carta |
È la sensazione che ancora qualcosa - tutto - possa essere deciso e cambiato.
Sì, i mandala impongono ordine e disciplina.
Ero abituata ad essi, ma asserviti alla struttura narrativa: quando rifletti su un nuovo scritto, ordine e disciplina sono due dei punti cardine che devi fissare, prima ancora di arrovellarti su dettagli di trama e sottotrame. Devi procedere con ordine e disciplina. È la struttura stessa che lo richiede, o finisci per creare (per scrivere) un pastrocchio.
Lo stesso vale per il disegno geometrico.
Ovviamente, ciò che mi manca è la tecnica. Sono autodidatta, sto imparando guardando i lavori degli altri Artisti. Immagino che i miei risultati siano ancora goffi e certamente imperfetti (dopotutto, questa è LaBolzan versione Covid, il che significa che è da poco più di un mese che ho cominciato a usare compasso, righello e china: io ero più per il disegno a mano libera).
Comunque, ve ne mostro qualcuno.
Ditemi cosa ne pensate.
A5, 33x48 cartone, china (particolare) |
Qualcuno, su Instagram, li ha
trovato tanto interessanti da volerli acquistare. È stato un colpo, per me (e
poi, lo sapete: qui l'autostima in ogni
caso non è molto di casa. Questa è una cosa che non è cambiata).
Fatemi conoscere le vostre impressioni. E, se siete interessati, contattatemi pure in privato!
A5 33x48 cartone, china (particolare) |
Soprattutto:
trovate anche voi qualcosa che vi permetta di restare tra le mura domestiche e che, al contempo, conceda alla vostra mente di viaggiare. Lei ne ha diritto e dovere. Il corpo, no. Il corpo deve fare il bravo, ubbidire e aspettare.
In tutto questo, le ultime righe
di questo nuovo post vorrei utilizzarle per aggiornarvi su una nuova
iniziativa.
Seguendo e curando il percorso
editoriale dell'autrice Antonella Lembo (Vademecum del nevrotico pentito), posso sussurrarvi che a breve uscirà un
instant-book. Ci siamo confrontate a lungo, dopo la pubblicazione del
Vademecum. Nel corso delle nostre lunghe telefonate, ha preso piede un'idea.
Sto finendo in questi giorni di
illustrare il testo: un testo per tutti, tremendamente attuale eppure leggero,
profondo e ironico.Per il momento, non vi dico di più.
Però: stay tuned, perché a breve ci saranno novità!
State bene... e state a casa. Ancora per un po'!
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