L'antologia Frammenti, Niente di Che e la Violenza sulle donne

Ancora una volta:
a tutte le Principesse Spezzate.
LO SO,
ma saperlo non basta.
Alzate la testa e parlate
anche quando nessuno vi crede.
 
Prima considerazione.
Come ogni anno: tempo di primavera, tempo di attese.
Qualcosa che si ripete, che si rivolta su se stesso, e i giorni sfilano: alcuni, vestiti a festa, simili a bambini nel giorno della seconda Comunione; altri, bistrati come occhi pesti.
Conosco uno ad uno i sassi di questa montagna, li ritrovo qui, anno dopo anno, pazienti e letali, manco fossimo vecchi amici che si sono dati un appuntamento irrinunciabile.
"Qué pasa?" chiedono. Così, tanto per ridere.
Ma c'è ben poco di cui ridere.
Seconda considerazione.
Rimettendo a posto cataloghi sparsi, ho ritrovato il dossier di appunti sui casi di violenza sulle donne. Da quelle letture, era nato prima Deception, poi Niente di Che.
Aver vinto un Premio per quel racconto è stata una gioia che avrei voluto condividere con le Voci Mute delle donne delle quali avevo raccolto le testimonianze che conservo in quel dossier.
Fatti mascherati, tragedie che prendono vita dietro porte ben chiuse, mutismi che supplicano una giustizia che tarda ad arrivare.
Quando arriva.
Se arriva.
Questo premio non è per me.
è per tutte quelle donne che non ho mai conosciuto e che, probabilmente, non conoscerò mai.
Io ne ho solo letto.
Loro hanno vissuto sulla propria pelle quanto accaduto.
Non credo riuscirei a sopportare di specchiarmi in tanto dolore. In tanta forza.
Le parole, che potete trovare in forma di racconto (narrato in prima persona) nell'antologia Frammenti e, a breve, pubblicato anche sulle pagine della rivista Pick Wick, sono mie.
Ma gli applausi, il plauso, è solo per Loro.
Le Principesse Spezzate.
 
Sono io sono solo in parte.
Siete voi.
 
 
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MOTIVAZIONE DELLA GIURIA:
"Niente di che"
 
Una narrazione avvincente, precisa e incalzante, stempera la drammaticità del racconto, che presenta una storia personale che avrebbe le premesse per occupare la pagina di cronaca nera di un giornale.
Ma il tutto è trattenuto dall'Io femminile narrante, nel chiuso delle pareti domestiche, addolcito da sapienti metafore, considerato che, dopotutto, "le cose accadono".
E dunque, sembra suggerire la donna, che vive un calvario di umiliazioni e violenze, in una condizione esistenziale penosa, quanto accade ha una sua profonda coerenza e ragionevolezza.
Il riconoscimento della Giuria
va a un filo espositivo accattivante, nonostante la riserva emotiva di innalzare sul podio del concorso un racconto drammatico denso di elementi realistici, dal quale non traluce speranza di riscatto.
Certamente, dallo srotolarsi di tanti fatti di vita vissuta, scaturiscono tante domande, e il lettore è chiamato a interrogarsi su modelli famigliari che paiono generarsi da un humus culturale e sociale consumistico, competitivo e molecolare.
 
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All'interno, oltre a Niente di Che:
Una raccolta di novelle, scritte dagli autori Delrai Edizioni; nove scrittrici, generi diversi, penne di talento: Frammenti nasce da un’idea, quella che anche il racconto abbia valore e possa comunicare emozioni.
Stefania Da Forno con "Fammi stare bene"
Alessandra Paoloni con "Merry Haunted Christmas"
Rachel Sandman con "Pancake ai mirtilli"
Natascia Luchetti con "Il battesimo della vita"
Eveline Durand con "Emergency call. Chiamata d'emergenza" e "Un carillon senza cuore"
Margherita Fray con "Sometimes"
Elle Eloise con "Nel blu dell'universo profondo"
Jane Harvey Berrick con "Segatura e polvere di stelle"


Per info sulla casa editrice: www.delraiedizioni.com
 
 

 

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