Quando Rya bussa alla tua porta (e tu non puoi aprire)

Il secondo volume della saga di Rya uscirà nel giro di qualche mese.
Dovrei potermi prendere del tempo e staccare. Pensare al libro già edito, continuare la promozione (croce e delizia degli scrittori... più croce che delizia, a dirla tutta). Dormire, magari.
Invece, oggi stavo pensando a quello che accadrà dopo e che muoio dalla voglia di raccontare.
Non lo farò, è ovvio.
Ma vi lascio questo piccolo schizzo.
Temarin? L'Idrethia?
Acqua... acqua...
(tecnica: matita e aerografo)
Immaginavo un luogo quasi in abbandono. Una dimora un tempo senza dubbio splendida (per lo meno: più che accogliente) ma adesso ormai in disuso. Odore di muffa per le sale. Colonie di topi dietro ai mobili tarlati. Gli arazzi alle pareti, sbiaditi. Polvere di gesso sulle pietre disuguali della pavimentazione. Matasse di capelli che mulinano in qualche angolo. Refoli di vento che si insinuano dalle porte che chiudono male.
Fuori: l'edera infestante che si arrampica sui muri perimetrali. Nell'aria, un temporale in avvicinamento...

Non dormo, ma sogno.

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